I Bottoni Giapponesi

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 Epoca 1600 lavorato a mano il primo è avorio montato su ebano con strati di madreperla e corniola lavorata a buccia d’arancio per il drago. Il secondo avorio e strati di madreperla.

 

Fine 1800 primi 1900. I famosi Sat Suma. Famosi perché in Giappone Sat Suma era un deserto poi hanno scoperto le miniere di caolino, pasta adatta per fare le maioliche è diventata la maiolica più famosa al mondo per tre motivi. Primo nei loro colori vi mettono sempre la polvere d’oro; secondo, tutti i loro manufatti  sono fatti a mano uno a uno, sempre con oro zecchino; terzo il design è insuperabile. L’artista che ha disegnato quei bottoni, il suo pennello doveva avere solo un pelo. La serie in alto sembrano tutti uguali ma sono tutti differenti. Notate l’acconciatura del terzultimo e penultimo bottone. Anche se li ha disegnati sempre lo stesso autore, essendo fatti a mano uno ad uno, non saranno mai uguali.

Il Kimono, capo maschile e femminile, è in uso fin dalla seconda parte dell’anno 1000, il periodo Heian (794–1192) Tunica con una fusciacca. Non ha tasche. I bottoni venivano cuciti alla fusciacca. I giapponesi avevano, per le monete e i documenti, un sacchetto di cuoio, che si chiudeva con un laccio. Il capo del laccio lo passavano sotto alla fusciacca e dall’alto al basso lo fermavano al bottone. Così avevano le mani libere ed il malloppo assicurato.

 

 

Sono in avorio probabilmente della prima parte del 1900. Si chiamano Net Zuke’ hanno un tunnel sul di dietro. Vedi il rovescio del bottone, di sinistra, al centro del primo quadro.

 

Nel secondo quadro notare il taglia teste:

Sono incisi a mano ed hanno una simbologia particolare tutta giapponese.

 

 

 

Questi sono falsi. Sono stati stampati, nella seconda parte del 1900, con la polvere dell’avorio.  Probabilmente confezionati  per i collezionisti e non per i competenti.

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