Magna Grecia, femminile plurale

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L’8 marzo, alle ore 16,30 presso il Museo archeologico di Taranto, si terrà la conferenza “Magna Grecia, femminile plurale” tenuta da Flavia Frisone, Prof.ssa di Storia greca dell’Università del Salento. L’iniziativa si inserisce tra le attività che il Ministero dei Beni e delle Attività e del Turismo organizza in occasione dell’8 marzo al museo.

Al secondo appuntamento, dopo quello dell’anno scorso, con gli incontri per la Giornata internazionale della donna al Museo di Taranto useremo i tesori racchiusi in questo straordinario scrigno per riflettere su una storia che nessuno ha ancora scritto.

Partiamo dalla straordinaria esperienza delle comunità elleniche dell’Italia meridionale, che Taranto così bene sintetizza, una storia ricca di fermenti che solo ora trova riscatto dall’etichetta mortificante di società “coloniale”. Pensiamo alla componente femminile di quella società, spesso chiamata dalla tradizione a svolgere un ruolo di continuità fra passato e presente, fra madrepatria e comunità coloniali (Locri) ma anche fra preesistenti comunità locali e nuove poleis elleniche.

Pensiamo all’orgoglio di queste donne consapevoli dei loro ruoli e dei loro privilegi. Raccontiamo alla sapienza antica che coltivarono per secoli, un sapere che fece, ancora una volta, da ponte fra civiltà diverse. Facciamoci condurre dalla solenne possanza della dea di Taranto, sovrana bellezza strappata alla sua terra, o dall’aura sognante dell’Afrodite che ci scorge dal candore del suo marmo.

Dalle immagini di donne del mondo magnogreco giungono voci diverse, echi di esperienze variegate e di un sapere loro affidato e da loro custodito con tenacia e orgoglio.

Raccontiamo storie di loro, non le loro storie, perché le donne antiche lasciano flebile traccia di sé, pur nella ricchezza d’immagini del femminile che da quel lontano passato ci giungono. Eppure, a pensarle, quelle storie, sono un filo rosso che dall’antico ci porta al presente, alle donne che oggi, in questa terra ferita che cerca riscatto, trovano nel suo cuore antico il coraggio di una scommessa, di un sogno…

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