Un mistero svelato accoglie il rientro del Tuffatore a Paestum

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È fissata per giovedì 6 ottobre presso il Museo di Paestum la conferenza stampa che, secondo il direttore Gabriel Zuchtriegel, sarà un momento culminate nonché una doppia rivelazione: si presenterà la sala Mario Napoli dopo il restauro, realizzato grazie a una donazione di 25mila euro da parte di Antonio Palmieri della Tenuta Vannulo.

Ma non solo: nell’occasione, si esporrà anche una scoperta straordinaria, che nell’ambito del riallestimento della sala del Tuffatore sarà presentata per la prima volta al pubblico. Si tratta di un rinvenimento, che, secondo lo stesso Zuchtriegel, “getta nuova luce sulla Tomba del Tuffatore e cambierà la storia dell’arte pestana ed oltre.”

Alla conferenza stampa saranno presenti anche Antonio Palmieri quale mecenate del Museo e Marina Cipriani, già direttrice del Parco Archeologico.

“Emozionato” si dice il giovane direttore, nominato circa un anno fa nell’ambito della riforma Franceschini, e prosegue: “Il restauro della sala del Tuffatore esprime la nostra filosofia che ci guiderà attraverso i prossimi anni e i lavori finanziati da UE e Cipe: niente capovolgimenti e interventi megalomani, ma una riqualificazione attenta del ricchissimo patrimonio archeologico, architettonico e artistico che abbiamo. Per questo teniamo molto al ripristino della fontana di Carlo Alfano, realizzata nel 1972 al di fuori della sala del tuffatore su iniziativa di Mario Napoli, scopritore della tomba, per creare un dialogo tra modernità e antichità.”

Molto riservato si dimostra invece il direttore riguardo la “scoperta” annunciata: “Dico solo questo”, afferma Zuchtriegel, “che quando l’ho vista in deposito ho fatto un salto.”

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